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Nei territori a rischio terremoto, l’edificazione di immobili in grado di resistere alla potenza distruttiva di queste calamità rappresenta una priorità. Per questo le nuove strutture devono rispettare determinati criteri costruttivi, stabiliti per garantire livelli di resistenza ottimali. Gli edifici ultimati in passato, invece, potrebbero aver bisogno di specifici interventi di adeguamento sismico per la loro stabilità.

Negli ultimi decenni, la consapevolezza dell’importanza di costruire fabbricati sicuri ha portato allo sviluppo di tecniche e metodi avanzati per aumentare la robustezza di quelli esistenti. L’obiettivo principale dell’adeguamento sismico è garantire la sicurezza degli occupanti e ridurre al minimo i danni strutturali durante un sisma. Perciò, sono state introdotte procedure adatte agli edifici industriali e altre studiate per quelli ad uso abitativo, comprese le case in legno.

L’elasticità e la leggerezza di questo materiale lo rendono idoneo all’edificazione di immobili antisismici dalle prestazioni migliori rispetto a quelli in cemento. Come vedremo, la scelta del sistema costruttivo e del tipo di legno sono altri fattori chiave che influiscono sul risultato finale.

Approfondiamo i metodi impiegati oggi per l’adeguamento sismico, che offrono numerosi vantaggi. Alcuni dei più rilevanti sono l’aumento della stabilità strutturale, la riduzione del rischio di crollo e la protezione del patrimonio edilizio. Questi interventi non solo salvaguardano vite umane, ma preservano anche il valore economico e storico degli edifici.

Cosa si intende per adeguamento sismico degli immobili

Parliamo di un processo che implica una serie di interventi, sia strutturali che non strutturali, finalizzati a incrementare la sicurezza e la stabilità dei fabbricati. In sostanza, l’adeguamento sismico è indispensabile per migliorare la capacità di un edificio di resistere alle sollecitazioni generate dai terremoti. Di seguito, indichiamo le principali operazioni svolte in questo ambito.

  1. Analisi strutturale: verifica delle condizioni attuali dell’immobile, delle sue caratteristiche strutturali e delle eventuali vulnerabilità sismiche.
  2. Rinforzo delle fondamenta: il consolidamento della base del fabbricato può essere effettuato per mezzo di sistemi differenti che garantiscono una maggiore stabilità e distribuzione delle forze sismiche.
  3. Installazione di controventi: l’aggiunta di questi elementi strutturali serve ad aumentare la rigidità delle case e delle aziende e a contrastare le forze agenti in direzione orizzontale.
  4. Impiego di materiali rinforzati: applicazione di componenti innovativi, come fibre di carbonio o quelli a matrice polimerica, per migliorare la resistenza strutturale.
  5. Adeguamento degli elementi non strutturali: rinforzo di pareti, solai e altre parti non portanti per impedire il crollo parziale o totale dell’immobile.

Gli interventi di adeguamento sismico sono strettamente correlati alle caratteristiche degli edifici e alla loro destinazione d’uso. Quelli residenziali si concentrano sulla sicurezza degli occupanti e la preservazione degli spazi abitativi. Oltre alla salvaguardia del benessere delle persone, quelli industriali puntano a garantire la continuità operativa e la protezione delle attrezzature e delle merci.

Interventi di adeguamento sismico delle case in legno

Le abitazioni in legno di oggi si contraddistinguono per un’elevata resistenza sismica, determinata dalle proprietà intrinseche del materiale e dai sistemi costruttivi adottati. Al contrario, quelli realizzati in passato possono necessitare di specifici interventi di adeguamento sismico per garantire la massima sicurezza.

Spesso occorre rafforzare le connessioni tra gli elementi strutturali per permettere il trasferimento efficace delle forze sismiche. Si utilizzano viti, bulloni e piastre metalliche per migliorare la tenuta delle giunzioni. In alcuni casi, bisogna inserire anche controventi diagonali all’interno delle pareti, progettati per aumentare la rigidità e la stabilità della struttura.

L’impiego di pannelli in OSB, applicati alle mura, rappresenta un’altra operazione di adeguamento sismico delle case in legno per migliorare la loro resistenza alle forze orizzontali e impedirne il ribaltamento. Allo stesso tempo, si può eseguire il rinforzo delle fondamenta, che devono riuscire a sopportare le sollecitazioni sismiche. L’intervento può richiedere l’installazione di plinti, travi o pilastri supplementari.

In alcuni casi, può essere necessario aumentare le dimensioni di questi elementi per incrementare la capacità di carico della struttura. Prima di decidere quali procedure eseguire per l’adeguamento sismico delle case in legno, ne valutiamo in modo accurato lo stato e ti illustriamo le varie possibilità.

Quando si effettua l’adeguamento sismico degli edifici?

Le norme che regolamentano l’adeguamento sismico degli immobili variano per una serie di fattori, tra cui il tipo di fabbricato e i materiali impiegati. Le case in legno, ad esempio, hanno requisiti diversi rispetto a quelle in cemento, sia per quanto riguarda i componenti che le tecniche di rinforzo.

È fondamentale seguire le linee guida e i criteri stabiliti dalle autorità competenti per garantire interventi efficaci e sicuri. Infatti, in determinate circostanze è obbligatorio procedere con l’adeguamento sismico degli edifici. Le operazioni in questo ambito sono previste nei seguenti casi:

  1. Ristrutturazioni importanti. Quando si svolgono lavori di ristrutturazione significativi, spesso occorre adeguare la struttura alle leggi vigenti.
  2. Cambio di destinazione d’uso. Se un immobile viene destinato a un utilizzo diverso da quello originario, potrebbe essere necessario provvedere all’adeguamento sismico per la sicurezza degli occupanti.
  3. Normative locali. In alcuni territori, le leggi prevedono l’adeguamento sismico di tutti gli edifici costruiti entro un certo periodo di tempo.
  4. Analisi di vulnerabilità. In seguito a un terremoto di una certa intensità, si esaminano le condizioni degli immobili per determinare la necessità di svolgere operazioni che li rafforzino.

Le case in legno antisismiche di oggi

La leggerezza e la flessibilità del legno lo rendono particolarmente adatto alla costruzione di edifici antisismici. Grazie alla loro leggerezza, diminuiscono le forze che agiscono su di essi durante un terremoto. D’altro canto, la flessibilità permette loro di assorbire e dissipare l’energia sismica senza subire danni rilevanti. Inoltre, le abitazioni in legno hanno un’alta resistenza alla trazione e alla compressione, caratteristiche che contribuiscono ulteriormente alla loro stabilità durante un evento sismico.

Per garantire la massima sicurezza in caso di terremoti, realizziamo case in legno antisismiche avvalendoci di sistemi all’avanguardia, ad esempio, quello a telaio e quello a pannelli X-Lam. Rispettiamo criteri precisi, tra cui figurano i seguenti, per offrire soluzioni sicure.

  • Progettazione strutturale Gli immobili devono essere progettati analizzando le sollecitazioni sismiche con un’attenzione particolare alla distribuzione delle forze e alla rigidità strutturale.
  • Selezione di materiali di alta qualità. Confrontiamo le caratteristiche di differenti tipi di legname per l’edilizia al fine di determinare il più idoneo al caso. Oltretutto, vengono trattati per resistere a fattori ambientali e sollecitazioni meccaniche affinché garantiscano la durata e la resistenza dell’edificio.
  • Adozione di tecniche costruttive innovative. La realizzazione della struttura a telaio o a pannelli X-Lam, unita all’impiego di connessioni metalliche rinforzate e pannelli in OSB, incrementa la resistenza sismica dei fabbricati in legno.

La situazione è diversa se effettuiamo l’adeguamento sismico delle case in legno che erano state edificate nel rispetto di norme di altri tempi. In questi casi, verifichiamo se sia possibile aumentare la loro stabilità e robustezza in modo che rientrino nei parametri attuali per la sicurezza degli occupanti.

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