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Il surriscaldamento globale, l’aumento degli eventi meteorologici estremi e l’emergenza climatica hanno reso necessaria una serie di interventi, che coinvolgono la sfera economica, legislativa, commerciale e umana, indispensabili per modificare il nostro stile di vita così da salvaguardare la salute del pianeta, degli esseri viventi e delle future generazioni.

Purtroppo, le strategie e gli strumenti adottati finora per contrastare le catastrofi ambientali e ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica e gas inquinanti non hanno ottenuto i risultati sperati. Per limitare i danni causati dall’uomo durante secoli di sfruttamento di risorse energetiche non rinnovabili e dispersione di sostanze nocive nell’ambiente, dovremmo trasformare radicalmente lo svolgimento di tutte le attività umane e abbattere l’impatto che hanno sull’ecosistema.

La costruzione di case in legno sostenibili, efficienti dal punto di vista energetico e realizzate perlopiù con materiale naturale, rappresenta una scelta condivisa da un numero sempre maggiore di persone che desiderano adottare uno stile di vita rispettoso dell’ambiente.

Scopriamo i motivi specifici per cui le abitazioni in legno sono più sostenibili rispetto agli edifici in cemento!

Case in legno sostenibili: l’evoluzione delle tecniche costruttive

In passato, l’edilizia italiana verteva principalmente sull’impiego del cemento come materiale da costruzione di immobili ad uso residenziale. Si dava poca importanza all’isolamento termico degli edifici, al tasso di consumo energetico, all’utilizzo di componenti naturali e all’efficienza degli impianti di riscaldamento e raffreddamento installati.

Negli anni, numerosi studi scientifici effettuati in diversi ambiti hanno dimostrato gli effetti nocivi e irreversibili provocati dallo sfruttamento di energie fossili e dalle relative emissioni di CO2 e sostanze inquinanti nell’aria. Di conseguenza, gli esperti hanno sottolineato la necessità di applicare nuovi metodi e materiali per l’edificazione di case più sostenibili, in modo da ridurre nettamente la quantità di energia usata nell’intero ciclo di vita degli immobili, che include le fasi di costruzione, utilizzo e smaltimento.

Così, di recente abbiamo assistito a un’inversione di tendenza in campo edilizio e all’incremento del numero di abitazioni in legno presenti nel nostro paese, a cui contribuisce la crescente consapevolezza delle persone del ruolo rivestito da componenti e sistemi costruttivi innovativi.

Le case in legno rappresentano la soluzione ideale perché sono più sostenibili rispetto a quelle realizzate in cemento, dato che raggiungono un alto livello di isolamento termico, permettono di diminuire i consumi energetici e condurre uno stile di vita eco-friendly.

Riduzione del consumo energetico grazie alle case in legno sostenibili

La crescente attenzione per soluzioni abitative in linea con le esigenze dettate dalla sostenibilità ambientale impone alle imprese edili e ai progettisti di prediligere materiali naturali, sistemi efficienti e lo sfruttamento di energie rinnovabili. La costruzione di case in legno sostenibili rappresenta la scelta migliore sia per l’ambiente che per la salute delle persone che ci vivono, dato l’ottimo comfort abitativo che si raggiunge attraverso l’isolamento termico e acustico degli edifici.

L’innovazione tecnologica e l’evoluzione delle tecniche costruttive hanno contribuito notevolmente alla scoperta dell’utilità e dei punti di forza di materiali innovativi e performanti come il legno, ottimo per la struttura degli immobili, e altre fibre naturali, adatte alla creazione dei rivestimenti isolanti. Le case in legno, oltre ad essere più sostenibili rispetto alle abitazioni in cemento, sono efficienti, sicure e durature, senza nulla da invidiare alle loro “amiche meno ecologiche”.

L’utilizzo del legno in edilizia, l’ottimizzazione dell’isolamento termico e i consumi energetici limitati rendono gli edifici realizzati con questo materiale l’alternativa perfetta nell’ottica dello sviluppo sostenibile, che punta a tutelare, per quanto possibile, le risorse della Terra per le future generazioni.

Embodied energy e il ciclo di vita delle abitazioni

Il concetto di edilizia sostenibile prende in considerazione una visione globale della realizzazione di immobili, focalizzata sulle 3 fasi principali del ciclo di vita dei fabbricati che tengono conto della quantità totale di energia consumata per la costruzione, l’utilizzo e lo smaltimento degli edifici.

Per valutare in modo corretto e preciso la sostenibilità delle abitazioni, non bisogna limitarsi a considerare singolarmente i sistemi di riscaldamento di ultima generazione, come le caldaie a condensazione, e gli impianti fotovoltaici, ideali per lo sfruttamento di energie rinnovabili.

L’implementazione di strumenti che consentono di ridurre i consumi energetici, di ricavare energia da fonti rinnovabili e di diminuire l’impatto ambientale delle attività umane deve essere integrata a un tipo di costruzione di immobili che adotta un approccio eco-friendly nella sua totalità.

Quindi, bisogna misurare la quantità di energia utilizzata in tutte le fasi di vita dell’immobile, dalla sua edificazione alla sua demolizione, attraverso un apposito indicatore che prende il nome di “embodied energy” e calcola proprio l’energia incorporata negli edifici.

L’ideale è costruire abitazioni in legno con rivestimenti isolanti naturali e installare impianti di ultima generazione per abbassare notevolmente i consumi. Le case in legno sono più sostenibili rispetto agli immobili in cemento perché la loro realizzazione si basa principalmente sull’impiego di componenti naturali: il legno per le strutture portanti di pareti, solai e coperture e fibre vegetali per gli strati isolanti. Il legno è rinnovabile, riciclabile, un ottimo isolante e facile da lavorare e trasportare. Ecco perché questo materiale è dotato di un basso quantitativo di energia incorporata e serve meno energia per costruire, mantenere e smaltire gli immobili in legno.

Adesso esamineremo le 3 fasi principali del ciclo di vita degli edifici per capire bene i motivi per cui le case in legno sono più sostenibili rispetto ad altre soluzioni abitative.

La costruzione di case in legno sostenibili

Secondo gli esperti, circa la metà dell’embodied energy consumata nella vita degli immobili viene impiegata nella produzione dei materiali necessari a costruire le case e nella loro edificazione. Oltre alla realizzazione delle abitazioni, infatti, si deve tenere conto della fabbricazione dei componenti che costituiscono l’intera struttura e dell’energia per estrarre e lavorare le relative materie prime.

Gran parte dei materiali utilizzati nella costruzione di case in muratura, quali il cemento, il laterizio, il calcestruzzo e l’acciaio, necessitano di una consistente quantità di energia per essere fabbricati. Lo stesso vale per la realizzazione di alcuni moderni sistemi tecnologici, come gli impianti fotovoltaici, che però abbattono drasticamente il fabbisogno energetico degli edifici e sfruttano risorse energetiche rinnovabili.

A differenza dei componenti impiegati nell’edificazione di case in cemento, il legname necessario per la costruzione delle case in legno rende queste soluzioni più sostenibili perché questo materiale ha i minori valori di embodied energy in assoluto, dato che è naturale, leggero e semplice da lavorare e trasportare. Inoltre, la fabbricazione di abitazioni in legno richiede tempi più brevi e l’impiego di macchinari di dimensioni ridotte. Di conseguenza, ai cantieri per l’edificazione di case in legno sostenibili serve un ammontare di energia minore.

La fase di uso di case in legno termicamente isolate

Il secondo stadio principale della vita di un immobile è rappresentato dalla cosiddetta “fase di uso”, ovvero il periodo in cui l’edificio è abitato fino al momento della sua demolizione. In questo caso, è quindi essenziale calcolare la quantità di energia impiegata per soddisfare le esigenze quotidiane di chi vive all’interno dell’immobile, quali il riscaldamento, il raffreddamento, la produzione di acqua calda sanitaria, l’illuminazione e il funzionamento dei vari elettrodomestici ed apparecchi elettrici.

Le case in legno sono più sostenibili poiché dotate di rivestimenti isolanti, che limitano la dispersione termica, e pannelli fotovoltaici ad alta efficienza energetica, che riducono i consumi di energia complessivi. Quindi, grazie all’elevato isolamento termico dell’edificio e all’installazione di impianti performanti all’avanguardia, le abitazioni in legno sono caratterizzate da un bilancio energetico inferiore rispetto a quello delle case in muratura.

Lo smaltimento di case in legno sostenibili

In seguito alla demolizione degli immobili in legno, le varie parti costruite con questo materiale potranno essere riciclate al 100% per produrre pellet, pannelli, fibre isolanti e altri componenti da impiegare nella fabbricazione di futuri edifici.

Al contrario, solo alcuni elementi delle case in muratura, quali cemento, mattoni e metalli, possono essere riutilizzati, ma richiedono l’utilizzo di macchinari di grandi dimensioni, con un fabbisogno energetico maggiore, per essere di nuovo reimpiegati in edilizia e non porteranno a soluzioni abitative eco-friendly.

In conclusione, le case in legno a ridotto consumo energetico costituiscono alternative più sostenibili rispetto alle strutture realizzate in cemento, che hanno un impatto ambientale nettamente più alto a parità di caratteristiche volumetriche ed architettoniche.

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